Ringhiere in ferro, tipologie e lavorazione
Quali sono le tipologie di ringhiere in ferro e come vengono lavorate.
Le ringhiere sono da sempre utilizzate per proteggere dal rischio di caduta da terrazze, scale, balconi, ponti, e in generale da qualunque spazio rialzato che si affaccia sul vuoto. Le ringhiere vengono realizzate perlopiù in ferro proprio per garantire maggiore sicurezza e affidabilità, in quanto il ferro è tra i materiali più resistenti, duraturi e facilmente lavorabili per le costruzioni.
È possibile distinguere due tipologie di ringhiere in ferro: i classici parapetti per ambienti esterni come terrazzi e giardini, e le ringhiere interne per scale e soppalchi. In questo articolo El Ferèe spiega quali sono le differenze principali tra le due e come vengono realizzate le ringhiere in ferro.
Tipologie di ringhiere: da esterno e per le scale
La ringhiera è, in generale, un tipo di parapetto formato da montanti metallici verticali che delimitano uno spazio circoscritto. Nelle ringhiere da esterno si è soliti aggiungere degli elementi di chiusura, come bacchette di ferro, pannelli, lastre di vetro, più per ragioni estetiche che pratiche.
Prendendo ad esempio una ringhiera per balcone, i montanti in ferro vengono fissati in corrispondenza della sezione frontale, saldandoli all’armatura metallica della soletta o ad apposite placche di ancoraggio già predisposte.
Le ringhiere per scale e corrimani, invece, devono rispettare precisi requisiti geometrici, come altezza e interasse tra gli elementi verticali, per garantire protezione e sicurezza. Il progetto della ringhiera deve essere realizzato basandosi sulla pendenza delle rampe e il corrimano, quell’elemento di appoggio posto sulla sommità della ringhiera, deve essere facile da afferrare e ad un’altezza adeguata all’utilizzo.
Realizzare delle ringhiere in ferro
Per assicurare un adeguato livello di sicurezza, le ringhiere in ferro devono essere realizzate secondo precise e specifiche caratteristiche geometrico-meccaniche in relazione all’ambiente da proteggere. In primis, devono essere rialzate almeno di un metro rispetto al piano del pavimento e, nel caso di edifici di considerevole altezza, è bene aumentare proporzionatamente anche l’altezza delle ringhiere per attenuare la sensazione di vertigine percepibile.
Al fine di ostacolare lo scavalcamento bisogna fare attenzione che non vi siano sporgenze che facilitino l’appoggio del piede. Secondo la normativa, la dimensione massima degli spazi vuoti tra i montanti verticali non può superare i 10 cm, così da impedire la caduta verso il basso di oggetti di dimensioni superiori. Infine, ma non meno importante, ogni ringhiera deve superare un test di resistenza alla spinta orizzontale, che negli edifici residenziali è di 1000 N/m, in modo da garantire affidabilità nel sostegno.